Rogier van der Weyden, pseudonimo di Rogier de la Pasture (Tournai, 1399 circa – Bruxelles, 18 giugno 1464), è stato un pittore fiammingo, allievo di Robert Campin. Fu pittore ufficiale della città di Bruxelles e della Casa d'Este. Rogier fu uno dei primi pittori che usarono il supporto della tela a nord delle Alpi. Influenzò molto altri pittori del tempo come Dieric Bouts, Hans Memling, Joos van Cleef e Frans Floris.
Il padre Henry de la Pasture era forgiatore di coltelli. Della sua giovinezza poco o nulla si sa. Il 5 marzo 1427 entrò alla bottega di Robert Campin a Tournai, dove avvenne la sua formazione.
Solo il 1 agosto 1432, a più di trent'anni, fu nominato maestro di pittura indipendente.
Nel 1435 si trasferì a Bruxelles e in quella città sposò Elisabeth Goffaert, figlia del calzolaio Jan Goffaert. Da questa unione nacquero due figli: Jan che divenne poi orafo e Peter che seguì le orme del padre. Ancora un van der Weyden figura nella storia della pittura, Goossen, che era nipote di Rogier.
Nel 1436 o nel 1437 Rogier venne nominato pittore ufficiale della città di Bruxelles, iniziando un periodo caratterizzato da grandi opere e da una notevole prosperità personale, segnalandosi tra i cittadini più ricchi e generosi della città.
Nel 1449, in occasione del giubileo del 1450, intraprese un viaggio verso Roma, dove acquistò grande fama e fua ritenuto secondo solo all'altro grande fiammingo del tempo Jan van Eyck.
Questo viaggio, con tappe a Milano, Mantova, Ferrara, Firenze e Napoli, fu fondamentale, negli studi storico artistici, per i precoci contatti tra scuola fiamminga e Rinascimento italiano, che ebbero profonde conseguenze negli sviluppi successivi.
Sicuramente Rogier vide ed apprezzò gli affreschi nella basilica di San Giovanni in Laterano di Pisanello e Gentile da Fabriano, considerati all'epoca i maggiori artisti dell'epoca. Tra i vari artisti italiani con cui entrò in contatto ci fu anche Beato Angelico, all'epoca tra gli artisti più quotati a Firenze.
Tra il 1460 e 1461 fu maestro del pittore italiano Zanetto Bugatto. Morì a Bruxelles il 18 giugno 1464, all'età di 65 anni.
Fu un pittore prolifico, purtroppo, però, molta documentazione riguardo alle sue opere è andata perduta; inoltre alcuni dipinti sono privi di data e di firma.
Gli storici dell'arte, in base agli elementi raccolti, gli hanno attribuito, con certezza, la Crocifissione dalla Croce e la Deposizione, il Ritratto di donna, legato, per ispirazione, stesura e realizzazione, al progetto seguente intitolato Ritratto di giovane donna.