A Dell'Utri i volantini Br su Aldo Moro
Aggiudicati per 17 mila euro17 documenti dei terroristi
Protesta Giovanni Berardi (Associazione vittime del terrorismo): "Venduti come fossero semplici francobolli Doveva intervenire lo Stato"
milano
Il lotto dei 17 volantini delle Br battuto all’asta da Bolaffi è stato aggiudicato a 17 mila euro dalla biblioteca di via Senato di proprietà di Marcello Dell’Utri. La biblioteca si è aggiudicata il lotto rilanciando via telefono e ha motivato la scelta dicendo di avere l’archivio più importante d’ Italia sul ’68 anni e seguenti.
Tra i 17 volantini delle Brigate Rosse c'era anche quello che annunciava la fine del "processo" e la condanna a morte di Aldo Moro.
Alcuni rappresentanti del sindacato di Polizia Coisp si sono radunati per protestare davanti alla Bolaffi e hanno srotolato uno striscione con la scritta "Gli errori si pagano una vita, per taluni di essi una vita non dovrebbe nemmeno bastare". Accanto alla scritta le fotografie di Aldo Moro, immagini degli agenti della scorta uccisi durante il rapimento, e la fotografia degli scontri a Milano in via De Amicis con un giovane che con la P38 in mano sta sparando e la scritta "Il dirigente",
in riferimento al capo di gabinetto del vice sindaco di Milano ritratto nella fotografia.
All’asta avrebbe voluto partecipare anche Giovanni Berardi, figlio del maresciallo Rosario Berardi, ucciso dalle Brigate Rosse a Torino. «Avremmo voluto partecipare - ha spiegato Berardi - ma dalla base d’asta di 1.500 euro si è saliti subito a 5 mila euro e noi non possiamo partecipare». Berardi si è quindi detto indignato per il fatto che
le istituzioni nazionali e milanesi non siano intervenute: «Avrebbero dovuto acquisire questi documenti - ha spiegato - perchè riteniamo siano patrimonio di tutti e dovrebbero essere visibili soprattutto dai ragazzi che nei loro libri di scuola non trovano
alcun riferimento a quel tragico periodo della storia del nostro paese».
«Sono indignato - ha proseguito - perchè questi volantini sono stati venduti come semplici francobolli senza pensare alla tragedia delle vittime delle Brigate Rosse. Davanti a queste cose penso che alla fine hanno vinto gli ex terroristi con le loro cooperative e con le loro case editrici». Alla domanda di fare qualche esempio, Berardi ha spiegato: «Penso a Renato Curcio che ha una casa editrice e a tanti altri ex terroristi che lavorano nelle cooperative, ma penso anche a Peci, il primo pentito, che vive ancora in un paese estero grazie ai soldi dello stato. Penso ai tanti dissociati che nonostante siano passati così tanti anni mantengono ancora i segreti».
La Bolaffi prima dell’inizio dell’asta ha spiegato,attraverso Maurizio Piumatti amministratore della casa, che i proventi relativi all’intermediazione per la messa all’incanto del lotto saranno devoluti a sostegno delle iniziative benefiche di "Specchio dei tempi" del quotidiano La Stampa. Piumatti ha quindi spiegato di aver manifestato direttamente al presidente dell’associazione italiana Vittime del terrorismo, Giovanni Berardi, «la disponibilità a contribuire all’acquisto dei volantini in base alla somma che l’associazione avrebbe stanziato per l’eventuale acquisizione del lotto».
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Dell'Utri è lo stesso che comprò il carteggio dubbio di Mussolini e l'ha pubblicato nonostante quei dubbi.
Ora è interessato ai volantini BR anzicchè lasciare che restino a disposizione "PUBBLICA".....perchè bastava retrocedere davanti all'interesse diretto dell'ass. vittime....
certo, lo Stato che fa finta che quei volantini siano cedibili ad un privato........me cascano le braccia alle ginocchia.