TEATRO REGIO DI TORINO - Stagione Lirica 2010-2011 Venerdì 18 Marzo - dalle 20 I VESPRI SICILIANI Dramma in cinque atti di Eugène Scribe e Charles Duveyrier versione italiana di Arnaldo Fusinato musica di Giuseppe Verdi La duchessa Elena Sondra Radvanovsky / sostituita da Maria Agresta Arrigo, giovane siciliano Gregory Kunde Guido di Monforte Franco Vassallo Giovanni da Procida Ildar Abdrazakov Il sire di Bethune Dario Russo Il Conte Vaudemont Dario Russo Ninetta Giovanna Lanza Danieli Matthias Stier Tebaldo Cristiano Olivieri Roberto Seth Mease Carico Manfredo Roberto Guenno Orchestra e Coro del Teatro Regio direttore d'orchestra Gianandrea Noseda maestro del coro Claudio Fenoglio regia Davide Livermore scene Santi Centineo costumi Giusi Giustino luci Andrea Anfossi Biografia Trama Libretto Teatro dell'Opera - Roma |
Trama Breve
Atto I
Mentre i soldati francesi invasori festeggiano in una piazza di Palermo, Elena, duchessa e sorella del duca Federigo d'Austria, dichiara espressamente il desiderio di vendicar il fratello. I soldati francesi la invitano a cantare. Elena canta un'aria che incita alla rivolta i siciliani. Scoppia una sommossa, ma l'arrivo del governatore Montforte atterrisce i siciliani. Subito dopo arriva Arrigo, che, non riconoscendo Montforte, esprime il suo odio per il governatore nonostante questo abbia dato ordine di liberarlo. Montforte si svela, e offre ad Arrigo di diventare ufficiale dell'esercito francese. Arrigo rifiuta inorridito, e sprezza il consiglio del governatore di star lontano da Elena.
Atto II
Giovanni da Procida, patriota siciliano, è appena sbarcato (O tu, Palermo, saluto del patriota alla Sicilia). Viene raggiunto dai suoi fedeli soci, tra i quali Elena ed Arrigo, che discutono con Procida sul modo con cui indurre i Siciliani alla rivolta. Arrigo rivela il proprio amore ad Elena, che dice di ricambiarlo, ma deve pensare prima a vendicare il fratello, non all'amore. Appaiono i soldati di Montforte che prelevano Arrigo e lo portano dal governatore. Intanto, i soldati francesi hanno rapito le dodici future spose di alcuni palermitani durante le nozze. Istigati da Elena e Procida, i siciliani si stanno ribellando, ma da lontano echeggiano le risa dei nobili francesi che s'avviano alla festa a casa di Montforte per la sera. I siciliani, arrabbiati più che mai, giurano vendetta.
Atto III
Nel palazzo, Montforte rilegge una lettera inviatale da una donna siciliana, che, costretta a diventare sua amante, lo informa di essere il padre di Arrigo. Convocatolo, il governatore dice al giovane di essere suo padre. Durante la festa, viene fatto un ballo (Ballo delle stagioni). Arrigo si imbatte in Elena e Procida, che gli confidano che Montfort verrà ucciso seduta stante. Arrigo, mentre Elena si avventa sul governatore, gli fa scudo col proprio corpo. I cospiratori rimangono attoniti per il tradimento di Arrigo. Elena e Procida vengono rinchiusi in prigione.
Atto IV
Arrigo, vicino alle prigioni, convocata Elena, le rivela il motivo del suo gesto. La donna cambia atteggiamento, e lo perdona, confessandogli il suo amore (Arrigo, tu parli ad un core). Anche Procida, comprendendo ciò, lo perdona. Subito entra Montfort, che ordina l'esecuzione dei cospiratori. Elena e Procida danno l'addio alla patria. Un coro di monaci intona il De profundis. Arrigo supplica Monforte di non ucciderli. Montforte lo farà solo se lo chiamerà "padre". Alla fine, proprio prima che il boia uccida i cospiratori, Arrigo si arrende e lo chiama col fatidico nome. Montforte grazia tutti e ordina il matrimonio tra Elena e il figlio, i vespri dello stesso giorno.
Atto V
Elena riceve le amiche nel giardino (Mercè dilette amiche, bolero), felice del futuro matrimonio e si incontra con l'amato Arrigo. Procida gli si fa vicino e le dice che ci sarà una sommossa al suon delle campane. Elena si ribella, ma Procida la accusa di star dalla parte del governatore.
Arrigo, confuso, tenta di convincere Elena a sposarlo, ma lei è dubbiosa. Entra Montforte, e unisce i due giovani nel sacro vincolo del matrimonio. Risuonano le campane dei vespri, ed Elena, inorridita, tenta di avvertire Monforte, ma i siciliani, guidati da Procida, irrompono nel giardino e lo uccidono (Vendetta, vendetta).
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..I suoni...
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Brani da Segnalare...
# In alto mare, battuto dai venti (Atto I-Elena)
# O tu, Palermo (Atto II-Procida)
# In braccio alle dovizie (Atto III-Monforte)
# Arrigo, tu parli a un core (Atto IV-Elena)
# Mercè dilette amiche, bolero (Atto V-Elena)
Le voci ....
M. Callas - In alto mare battuto dai venti
C. Bergonzi - Giorno di Pianto
Taddei & Filippeschi : Qual è il tuo nome
Gianni Tozzi - O tu Palermo
Michele Pertusi - O patria o tu Palermo
S. Milnes - In braccio alle dovizie
M Caballè - Arrigo tu parli a un core
M. Caballè - Mercè dilette amiche
Selezione d'Opera...
Vespri siciliani
8 AUDIO Giuseppe Verdi
I Vespri Siciliani
Prima della Prima ....da Parma per VerdiFestival..