Ed eccoci alla seconda opera da analizzare, studiare, ascoltare, approfondire e chi più ne ha più ne metta... Tosca.
Innanzitutto contestualizziamo: dove ci troviamo? Cosa avviene attorno a noi? E, soprattutto, chi era 'sta Tosca????
Il dove ci troviamo è presto detto: ci troviamo a Roma, nell'anno del Signore 1800, in piena Restaurazione post napoleonica.
Cosa avviene attorno a noi? Di tutto e di più. Gli anni fra la fine del '700 e l'inizio dell'800 sono stati, storicamente parlando, probabilmente gli anni più intorcinati e ricchi di cambiamenti. Soprattutto a causa di due eventi principali: la Rivoluzione Francese e l'avvento di quel geniale stratega che fu Napoleone Bonaparte che, in pochi anni, riuscì a far tremare l'Europa intera a suon di vittorie militari.
Anche Roma era stata assoggettata al regime francese,ma dopo soli due anni la città fu di nuovo liberata e riconsegnata al potere papale. Per chi volesse sapere di più sulla Repubblica Romana, qui c'è un bell'approfondimento http://it.wikipedia.org/wiki/Repubblica ... (1798-1799)
In questo contesto storio solo apparantemente pacificato si muovono e vivono i protagonisti principali dell'opera, che sono sostanzialmente tre: Mario Cavaradossi, pittore, Floria Tosca, famosa cantante, e Scarpia, barone e capo della polizia papalina.
L'opera segue immediatamente ( come produzione) la Boheme, e inizialmente non fu accolta benissimo... Solo la bellezza delle musiche pucciniane e la bravura degli intepreti le permisero di entrare a pieno titolo nella storia.
Perchè? Perchè, dopo i due giovani e ingenui ( veri o falsi che fossero poco conta) Rodolfo e Mimì, il sor Giacomino qua ci presenta due amanti che nulla hanno di puro e casto, ma molto di rovente e passionale... Immagino che a suo tempo quest'opera un bel pò di maretta la suscitò!
Chi sono dunque Mario e Tosca? Mario, come abbiamo detto, è un artista, un pittore affermato e molto richiesto che, nell'incipit della nostra storia, sta lavorando presso una delle principali chiese romane, S. Andrea della Valle ( piccola parentesi: se capitate a Roma fateci un giro, è davvero bella... ). Mario è, soprattutto, un uomo vigoroso, passionale, un amante della libertà. E' stato un fervente sostenitore di Bonaparte, e ora che sono tornati a governare i papalini... mah, sta buono, ma fino ad un certo punto... Nel senso che se può fare qualche sgambetto all'autorità costituita non si tira certo indietro... Mario è un uomo che vive così, a viso alto e lancia in resta, che non si nasconde e non ha paura. Ama Tosca, certo, ma ama anche il bello e, se si vede passare accanto una donna, di certo non gira gli occhi, anzi...
Tosca è una cantante famosa. E' un personaggio femminile che a parer mio esce un pochino dai soliti schemini "uomo vigoroso- donna succube e innamorata pronta a morir per te"... Nel senso che lei è si pronta alla muerte per l'omo suo, ma succube e innocente... mmm, no, direi di no. Tosca ha secondo me almeno due caratteristiche che più in là troveremo anche in Otello: l'insicurezza e soprattutto la gelosia feroce.
Che tipo di amore è quello di Mario e Tosca? NON è il tenero amore giovanile di Rodolfo- Mimì... NON è l'amore che nasce quasi per forza tra Calaf e Turandot.. E' un amore passionale, rovente, di quelli che t'accecano gli occhi e ti scollegano il cervello... Eppure non so se fossero proprio adattissimi l'uno all'altra. Nel senso che, guardando l'opera nel suo insieme, a volte mi è capitato di chiedermi che sarebbe successo se Mario, così libero e sicuro di sè, si fosse scelto una donna più succube, una che non si poneva troppe domande... O se Tosca, tanto insicura e gelosa malgrado la sua fama e la sua tanto cantata bellezza, si fosse trovata un uomo adorante e pronto ad accorrere ad ogni suo cenno... Magari l'avrebbe tormentato uguale, così come magari Mario si sarebbe stancato presto di una schiavetta obbediente...
E quindi forse alla fine è giusto che quei due stiano insieme.. Perchè, credeteci, si amano. Si amano talmente tanto che, malgrado i litigi, le sceneggiate e il dramma di cui alla fine è sola responsabile Tosca, gli ultimi pensieri di Mario morente saranno per lei, la sua amata, e Tosca... Tosca appena si accorge che Mario è morto non ci pensa due volte a lanciarsi dagli spalti di Castel Sant'Angelo... Perchè il loro è uno di quegli amori così grandi che uno non può vivere senza l'altro.
L'altra figura protagonista, accanto ai due innamorati, è il barone Scarpia. Scarpia è un uomo di potere, capo della polizia papalina, una figura massiccia, forte.
Odia Mario, perchè sospetta che in realtà il bel pittore sia un rivoluzionario, e soprattutto ama anche lui Tosca.. Ma non la ama con l'amore assoluto di Mario... L'amore di Scarpia è sostanzialmente desiderio, brama di possesso. E anche questo secondo me, sconvolse non poco la pudibonda società ottocentesca... Ma ve lo immaginate a teatro che scandalo dev'essere stato sentire Scarpia dire tranquillamente che "Dio creò diverse beltà, vini diversi... Io vò goder quanto più posso dell'opra divina!!!" della serie: voglio godermi Tosca, e poi passare oltre, ci sono mille altre belle femmine... Anche se credo che l'apice dello scandalo si toccò in "Non la sospiri la nostra casetta"... Ma ve la immaginate, nell'800, una donna che invita un uomo che NON E' suo marito ad andare con lei a godersi la notte???
Tornando al nostro barone, come tutti gli uomini di potere Scarpia non cerca di conquistarsi l'amore di Tosca... Lo pretende e basta. Anche Scarpia ha qualche elemento in comune con Jago, l'antagonista di Otello: il fatto che entrambi sono consapevoli che la gelosia è il punto debole della loro vittima, e su quel punto debole fanno leva.
Intorno a questi tre protagonisti si muovono tutti gli altri, e, soprattutto, si muove la Storia ( durante la tortura di Mario arriverà la notizia della vittoria napoleonica di Marengo, e sarà proprio la sua violenta esultanza a questa notizia a segnarne la definitiva condanna a morte).
A rompere i delicati equilibri sarà Tosca, come si è detto, che, nella sua brama di controllo assoluto su Mario, scoprirà il posto in cui il pittore ha nascosto Angelotti, ex console della Repubblica Romana e ora prigioniero fuggiasco. Sarà ancora lei, per evitare che Mario venga torturato ancora, che svelerà il nascondiglio del console a Scarpia. E sarà infine lei, che in vita sua non aveva mai fatto del male ad anima viva, ad uccidere Scarpia per non darsi a lui. Per la serie: so buona e cara, ma nun farme incazzà...
Tosca è dunque un personaggio femminile che pensa, ragiona e decide autonomamente, pronta a tutto per l'amor suo... Un personaggio decisamente moderno, direi.
Mario? Mario nel corso dell'opera mostra appieno tutti gli aspetti del suo carattere... Il gaudente libertino, l'eroico combattente e il fervente innamorato escono fuori, di volta in volta, regalando momenti sublimi.
Le voci migliori per cantare Mario e Tosca?
A parer mio voci piene, complete, con registro medio basso ben curato ( per esprimere appieno la dolcezza del loro amore oltre alla passione, e nel primo atto ci sono vari momenti in cui soprattutto Cavaradossi dovrà coccolarsela ben bene la sua Toscuccia, pena la muerte...) e con acuti potenti ma non stridenti ( soprattutto Tosca, secondo me una voce aspra non c'entrerebbe nulla col personaggio... Mentre magari Mario qualche acuto un pò duro lo richiederebbe...)
Il miglior Cavaradossi??? A parer mio... Placidone . Ma non solo per un discorso di voce, anche se la sua voce ( perlomeno negli anni '80, anni in cui registrò la Tosca che ho io...) rispecchia proprio le caratteristiche che ho sopraelencato... Ma proprio per un discorso di interpretazione. Placidone, come ormai avrete capito, è uno che quando canta ci butta il core... E ne esce un Mario indimenticabile, rovente d'amore, coraggioso e fermo nelle sue scelte... Non so perchè, ma ho la ferma idea che se il sor Giacomone l'avesse conosciuto l'avrebbe scritturato immediatamente per il ruolo! ( così come, secondo me, il sor Verdi avrebbe scritturato immediatamente lui e Del Monaco per Otello....) E poi, oh... Se mi ha fatto innamorare in trenta secondi e proprio in questo ruolo un motivo ci sarà, ovvia!!!!!
La Brehens, Tosca nella mia versione, è anche lei una Tosca superba... Voce calda, appassionata, con picchi stilistici notevoli e acuti mai spinti ( il suo Vissi d'arte a parer mio è un capolavoro di disperazione e dolore...)
Scarpia? Nel mio dvd è Cornell MacNeil, un baritono americano molto, molto adatto al ruolo... Ha una bella voce piena da baritono, che gli permette di creare un barone autoritario, fermo ma contemporaneamente molto, moooolto appassionato....
Vi lascio all'ascolto, e aspetto le vostre opinioni!