Primavera
Arte: Riservata Solo Iscritti Attivi |
1889
The National Museum of Art, Architecture and Design - Oslo
Munch:
“ La bambina malata e la madre accanto alla finestra nella luce che si irradia, ha reso evidente il mio congedo dall’impressionismo e dal realismo.
Con questo quadro ho aperto una nuova strada. E’ stata una rottura nella mia produzione artistica. Gran parte del mio lavoro è stato direttamente influenzato da questo dipinto.
Io, e la mia intera famiglia, a cominciare da mia madre, ci siamo esattamente su quella sedia da me inserita in primavera. Ci siamo seduti lì all’inizio e alla fine dell’inverno, desiderando ardentemente il sole. Finchè la morte non ha ghermito i miei cari, uno dopo l’altro. Primavera ritrae lo struggimento per la luce, per il calore, per la vita sperimentato da una malattia giunta alla fine.”
Bacio alla finestra
1892
olio su tela
The National Museum of Art, Architecture and Design - Oslo
Il dipinto rappresenta due figure umane che si baciano all’interno di un locale, vicine ad una finestra da cui si intravede una via con vetrine illuminate e pochi passanti. La coppia non mostra tenerezza e complicità:
i volti sono nascosti nell’ombra di un abbraccio sensuale, ma non gioioso. I corpi, indistinguibili l’uno dall’altro, sono avvinghiati in quella che appare più una lotta che un abbraccio amoroso.
Le due figure sono decentrate contro ogni canone compositivo tradizionale, spinte verso il margine destro del quadro, accentuando un senso di furtività, quasi che l’incontro sia casuale o segreto.
Il rapporto tra uomo e donna si configura come tensione tra desiderio di amare e paura di amare.
Qui l’amore è primitivo e insopprimibile e la voglia di annullarsi uno nell’altro viene ancora una volta letta come espressione di morte. E’ impossibile trovare l’amore, in questo bacio, difficile trovare un sentimento di tenerezza o complicità in questa coppia misteriosa, dove i volti sono nascosti nell’ombra di un abbraccio tormentato, prede di una passione struggente ed irripetibile.
I colori scuri, azzurri, blu e neri e le tonalità fredde, sono violenti ed irreali, usati secondo la filosofia dei colori complementari; le immagini deformate, le linee sinuose a esprimere la sua angoscia, il suo tormento. La donna è per Munch diabolica, finta.
Egli non riesce a vivere l’amore come qualcosa di vero e positivo; da qui la trasposizione sui colori violenti e sulle rappresentazioni delle donne in generale, che mostrano la sua sfiducia verso il mondo affettivo: Munch non cessa mai di sentirsi colpevole e perseguitato dai propri spettri.
Bibliografia
Munch
Rizzoli/Skira, I classici dell'arte
Bacio
1897
Olio su tela
99 x 81 cm
http://www.munch.museum.no/work.aspx?id ... 13&lang=en
Munch dipinse una serie di variazioni del motivo Bacio, ponendo la coppia in varie posizioni, ma sempre esprimere la tensione tra la vita che precipita veloce fuori e il passato senza tempo, congelando il momento all'interno.
In questa versione Munch esplora l'effetto di illuminazione posteriore, che contribuisce alla natura astratta, come superficie della coppia i cui corpi scivolano attraverso l'altro in una singola forma.
“Chi guarda sbatte
contro l’ansia e vi riconosce la propria.”