Moderatore: jane
da jane il 11/01/2012, 19:00
da jane il 11/01/2012, 19:43
Picnic 1921 |
La Sardana delle Streghe 1920 |
Ninfe in un romantico Giardino 1921 |
da jane il 11/01/2012, 19:47
da A_Staff il 28/01/2012, 19:58
Orcio
Cadaques - 1922
La via a Port Lligat con la vista di Capo Creus - 1922-23 |
da A_Staff il 28/01/2012, 19:59
Bagnanti della costa Brava
Arte:
Riservata Solo Iscritti Attivihttp://lottovolante.plnet.forumcommunity.net/?t=42601512 Dalì attingeva spesso per i soggetti dei quadri della sua giovinezza alle scene alle quali quotidianamente assisteva dalla casa dei suoi genitori accanto al mare di Cadaques o durante le passaggiate nei dintorni. La meravigliosa lece - luce - mediterranea alla quale il pittore, molti anni più tardi, disse di dovere per una gran parte la riuscita nella sua arte, è abbondantemente diffusa in questo dipinto che raffigura ventiquattro giovani donne dalle rigogliose forme che si bagnano nel mare della spiaggia di Llanè, davanti alla casa dell'artista. La medesima capigliatura, formata dai neri, lunghi capelli raccolti in una lunga treccia ricadente sulle spalle, che si ripete in tutte le figure, fa pensare a una stessa modella raffigurata in diversi atteggiamenti. Le due grandi sagome bianche di barche, sulle quali alcune delle donne sono distese o sono colte nell'atto di salire, ricordano quelle del padre del pittore, che ne possedeva ben due. Servivano soprattutto per le gite pomeridiane in mare, che la famiglia Dalì si concedeva durante le vacanze. Al dipinto non sono estranee suggestioni delle "Bagnanti " cèzanniane e dei paesaggi marini di Seurat, di quest'ultimo riprende anche la tecnica pittorica: il "pointillisme". La tecnica puntinista riversa nel dipinto una vibrazione calda e sensuale attraverso la quale si avverte una placida atmosfera da assolato pomeriggio d'estate, più nella prevalenza del bianco e dell'azzurro. La stessa spiaggia era stata dipinta da Dalì in un quadro del 1921, nel quale si riconoscono alcuni membri della sua famiglia in primo piano e, nello sfondo, il villaggio di Cadaques le cui bianche case risplendono sotto un tumido cielo nuvoloso. ( Mar L8v ) |
da A_Staff il 28/01/2012, 20:00
Autoritratto cubista
Arte:
Riservata Solo Iscritti Attivihttp://lottovolante.plnet.forumcommunity.net/?t=42601832 Durante i suoi studi all'Accademia di Madrid, Dalì dipingeva quadri in stile cubista, di cui quest'autoritratto rappresenta un noto esempio. Il volto dell'artista emerge, ben riconoscibile per le folte, nere sopracciglia unite alla radice del naso, dalla cortina di scaglie spigolose grigio-azzurrine, reso più inqietante dalle orbite vuote, rispettivamente bianca e nera. Dalì raccontò in seguito di essersi ispirato ai dipinti di Juan Gris per il quale provava allora una particolare ammirazione. Nella residenza per studenti nella quale abitava, Dalì conduceva una vita appartata, spesa tra le aule scolastiche e le sale del Prado, tenuto quasi a distanza dai colleghi, ai quali ispirava diffidenza per il suo abbigliamento e gli atteggiamenti da snob. La scoperta casuale da parte di Pepin Bello dei suoi quadri cubisti, lo rese subito popolare facendo di lui uno dei principali riferimenti della comunità studentesca alla Residencia de estudiantes. L'insegnamento accademico, condotto su programmi antiquati e privo di qualunque contatto con i nuovi movimenti artistici europei, deluderà profondamente Dalì che scoprirà in maniera autonoma le opere di Picasso, Gris, Morandi e de Chirico, autori che eserciteranno su di lui influenze profonde e durature. Nella sua "Vita Segreta", il pittore racconta: "Un giorno portai una monografia sull'opera di Georges Braque. Nessuno aveva mai visto dei quadri cubisti e fra gli allievi dell'Accademia, nessuno parve prendere sul serio questa pittura. Solo il professore di anatomia, che sembrava possedere maggior spirito scientifico degli altri, mi pregò di prestargli il piccolo libro. Confessò di non aver mai visto delle opere cubiste ma riteneva giusto portare loro rispetto, sebbene non le comprendesse affatto"....( Mar L8v ) |
da A_Staff il 28/01/2012, 20:01
Il bambino malato
Arte:
Riservata Solo Iscritti Attivihttp://lottovolante.plnet.forumcommunity.net/?t=42602258 Nel 1923 lo studente Salvador Dalì viene ritenuto, dalle autorità scolastiche dell'Accademia di San Fernando, il principale responsabile di una protesta - finita con l'intervento della polizia - seguita alla nomina arbitraria di un professore considerato incompetente dagli studenti. La vicenda è portò all'espulsione del giovane agitatore della scuola per un intero anno e questi fece ritorno nella sua città natale, Figueras. Quando l'episodio pareva concluso, forse per una macchinazione mirata a colpire suo padre, Dalì venne arrestato nel maggio 1924 e trattenuto in carcere per trentacinque giorni. La notizia venne riportata da qualche giornale locale tra i quali il settimanale socialista di Barcellona "JUSTICIA SOCIAL". Liberato alla fine di giugno, duramente provato, egli ricorderà così quell'esperienza singolare: "Alla fine non ero altro che uno scheletro, un mostro senza corpo, armato solo di una mano, di un occhio e di un cervello". La mano in primo piano, dalle lunghe dita scheletrite; il colore giallastro della pelle e la mesta espressione dei grandi occhi neri stampati sul volto emaciato, potrebebro far riflettere la sua condizione di allora. La gabbia sospesa in alto a sinistra, che racchiude un uccellino prigioniero, sembra quasi un presagio della sua prossima detenzione dalla quale tenterà di rimettersi nel sicuro rifugio della casa di Cadaques. Il paesaggio sullo sfondo con le grandi vele triangolari, giocato tutto su colori primari, è quello che si vede dalla finestra della sua casa sul mare, la stessa dipinta nel "Ritratto della nonna Ana che cuce", dipinto qualche anno prima. ( Mar L8v ) |
da A_Staff il 28/01/2012, 20:02
Ritratto di mia sorella e figura picassiana contrapposta
Arte:
Riservata Solo Iscritti Attivihttp://lottovolante.plnet.forumcommunity.net/?t=42604049 Questo ritratto ricopre parzialemente il "Ritratto di mia sorella", del quale è stato conservato il volto visibile, rovesciato, nella parte superiore della tela. Le due fanciulle sono la sorella Ana Maria e la cugina Montserrat, dipinta in un secondo tempo in forme palesemente picassiane; le due compaiono spesso nei quadri di Dalì e furono tra le sue modelle preferite. Nel dipinto è ben visibile l'influenza delle opere contemporanee di Picasso, caratterizzate da un solido impianto monumentale e dai grandi occhi sgranati. Stilemi picassiani appariranno sovente in molti dipinti di questi anni, a testimoniare la stima di Salvador per il maestro di Malaga che, quando lui era ancora un bambino, negli anni precedenti la Prima Guerra Mondiale, era stato a Cadaques, ospite della famiglia Pichot al Mulì de la torre. Dall'11 al 28 aprile del 1926, Dalì ventiduenne, insieme a una zia e alla sorella, fece il primo viaggio a Parigi dove, con una lettera di presentazione datagli da Federico Garcia Lorca, potè far visita a Picasso e conoscere così di persona il suo famoso connazionale. Pare si presentò dicendo: "Vengo da voi prima ancora di aver visitato il Louvre", e che Picasso abbia risposto: "Non avete fatto male". Più tardi Dalì ebbe a scrivere: "Picasso, è senza dubbio dopo mio padre, l'uomo al quale io abbia pensato più spesso". L'ammirazione incondizionata dei primi tempi lasciò il posto a un sentimento di rivalità, sebbene il riconoscimento del suo valore non sia mai venuto a meno. ( Mar L8v ) |
da A_Staff il 28/01/2012, 20:02
Ritratto di Luis Buñuel
da A_Staff il 28/01/2012, 20:03
Ragazza alla finestra
Arte:
Riservata Solo Iscritti Attivihttp://lottovolante.plnet.forumcommunity.net/?t=42605226 Nel dipinto è raffigurata la sorella dell'artista, Ana Maria, qui all'età di diciassette anni, affacciata alla finestra della casa di vacanza che i Dalì possedevano a Cadaques, proprio sulla riva del mare. Il quadro figurava alla prima esposizione dell'artista presso la Galleria Dalmau di Barcellona, nel novembre 1925 con titolo "Muchacha a la ventana". Sia il luogo che l'immagine della sorella ritornano in continuazione nei dipinti di quest'epoca e, sottoposti alle più varie trasformazioni anche in quelli posteriori. La fascinazione che esercitava su Dalì la schiena femminile viene fatta da lui risalire a lontane impressioni di un'infanzia circondata di figure di donne, tra le quali emerge quella della sua bambinaia. Più tardi sarà la sua compagna Gala a servire da modella per numerose variazioni su questo tema. |
Vergine autosodomizzata dalla propria castità
Arte:
Riservata Solo Iscritti AttiviL'aura di lieve erotismo di questo dipinto ritornerà ben più potenziata un un'opera del 1954 "Vergine autosodomizzata dalla propria castità", dove Dalì riprende il motivo della giovane donna alla finestra, nuda stavolta, a eccezione delle scarpe e delle calze, sia nella posizione appoggiata al davanzale, sia nella foggia della pettinatura con i capelli sciolti sulla schiena. La finestra aperta che inquadra la riva opposta alla baia, in questo caso immersa in una tranquilla atmosfera estiva, è pure uno dei motivi prediletti dell'artista che, qualche anno prima, aveva dipinto un ritratto della nonna, seduta di profilo, mentre cuce, in una stanza spalancata sul paesaggio marino. ( Mar L8v ) |
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